ROMA – Sono sei le azioni presentate dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il 20 luglio scorso a Roma nel corso del Tavolo nazionale della filiera cerealicola.
Mercoledì 13 luglio Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna dà vita ad una campagna informativa chiamata ‘Grano amaro’ che intende mettere in evidenzia il divario tra costo del frumento, pane e pasta
Cia e Confagricoltura scrivono al presidente del Comitato Atc Bo 3, Ambito territoriale di caccia, Moreno Morganti (e per conoscenza all’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli) per manifestare il disagio degli agricoltori di montagna che lamentano la presenza eccessiva di ungulati e i conseguenti danni alle colture. Di seguito riportiamo il testo della missiva.
Le principali aree viticole regionali si distinguono per una buona dotazione in elementi della fertilità.
Questa si ripercuote sulla spinta vegetativa delle piante che, anche in aree collinari e prive di irrigazione, presentano molto spesso eccessi di vigore e devono essere sottoposte annualmente a costosi interventi di cimatura.
DALLA REDAZIONE – Quest’anno per la prima volta, e sarà così anche in futuro, Inps non invia al domicilio di ciascuna azienda Cd e Iap la comunicazione con gli importi da versare per pensione e infortuni, che vanno poi trasferiti sugli appositi modelli F24, per i versamenti da effettuare nelle tradizionali 4 rate, di cui la prima scade il 18 luglio.
I semi dell’Italia arrivano ovunque. Non mi riferisco a quelli culturali, quelli che la Penisola esprime oltreconfine in termini di pensiero, stili di vita e di alimentazione, ma proprio quelli che servono per la moltiplicazione delle specie vegetali.
BOLOGNA, 17 GIUGNO 2016 – “I produttori biologici e le aziende che applicano la lotta integrata trarranno benefici dei fondi messi a disposizione del comparto dalla Regione Emilia Romagna che ha accolto le istanze avanzate dai produttori anche in occasione della manifestazione a Bologna il 5 maggio scorso, e promossa dalla Cia e dalle organizzazioni agricole riunite in Agrisieme”.
Situazione fuori controllo, danni per agricoltori e pericolo per i cittadini. La Cia lancia un grido d’allarme sul problema degli ungulati, ma anche delle nutrie, che minano i campi e la sicurezza pubblica. Il duro monito dell’organizzazione agricola: “Sono tre anni che denunciamo lo stato di emergenza. Le Istituzioni hanno fatto troppo poco a livello normativo e operativo, torneremo a manifestare in Umbria, Marche, Toscana ed Emilia Romagna. Da prendere in esame anche l’intervento dell’Esercito in alcune aree del Paese”.